Isola di Lampedusa Pelagie recensioni e feedback clienti Vulcanoconsult

La localizzazione è indicativa con un margine di circa 100 metri - location approximate in a range of 100mts
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Lampedusa



Le isole Pelagie sono un arcipelago di tre isole situato  nel mezzo del Mar Mediterraneo, tra le coste tunisine e siciliane.
L'isola più grande è Lampedusa, con circa 20 km² di superficie ed è anche la più popolosa delle tre (5000 abitanti). La seconda isola per estensione è Linosa, mentre la più piccola è la disabitata Lampione. In tutto contano circa 5500 abitanti. La vegetazione è ovunque brulla e le coste particolarmente alte e frastagliate. L'altitudine massima dell'arcipelago si trova a Linosa (isola di origine vulcanica) e più precisamente nel monte Vulcano (186 m.s.l.m.).

 La spiaggia dei Conigli è oggi uno dei pochi siti del Mediterraneo in cui le tartarughe marine Caretta caretta depongono le uova. 

In circa quattro ore, con il mare calmo, si può effettuare il periplo dell'isola. Si parte dal porticciolo e, procedendo verso ovest, si incontra l'insenatura in cui si trova la spiaggia della Guitgia. Oltrepassata Punta della Guitgia, che chiude ad ovest l'insenatura del porto, il tratto di costa successivo è tutto un susseguirsi di punte e cale: Cala Croce e Cala Madonna, particolarmente profonde, Cala Greca e Cala Galera, con la sua grotta.

Dopo un tratto di costa più alta, che sormonta la splendida Baia della Tabaccara, si giunge in vista dell'Isola dei Conigli che dista poche decine di metri dalla costa dove si trova la bellissima spiaggia omonima,. Subito dopo si trova la splendida Cala Pulcino e il Vallone dell'Acqua.

Doppiato Capo Ponente, si fronteggia il versante settentrionale dell'isola dalle coste alte, frastagliate e poco accessibili, ma spettacolari. Prima di Punta Parise si apre una grandissima grotta dall'angusta entrata, che consente l'accesso soltanto a nuoto; all'interno è presente una piccola e deliziosa spiaggia di sabbia. Ha inizio da qui un tratto di costa ricco di segrete insenature e anfratti nascosti entro cui l'acqua gioca con la luce, creando effetti di grande suggestione. Le acque antistanti sono caratterizzate dalla presenza degli Scogli Pignolta, Sacramento e Faraglione, detto La Vela . Seguono Punta Muro, Punta Cappellone che scende a strapiombo sul mare, Cala Ruperta, Punta Taccio Vecchio e Punta Alaimo che marcano un lungo litorale particolarmente selvaggio, da ammirare in silenzio, dalle acque eccezionalmente ricche di pesci.

Si giunge quindi al faro di Capo Grecale, doppiato il quale si costeggia una grande baia che ospita numerose cale :cala Calandra, dove il mare è quasi sempre calmo tanto da farle meritare l'appellativo di Mare Morto, Cala Creta, Cala Pisana e Cala Uccello frequentatissime dalle imbarcazioni e dai sub attratti dalla varietà della fauna ittica che comprende anche mante e delfini. Superate Punta Parrino e Punta Sottile si aprono le cale del versante meridionale: Cala Francese, un'insenatura stretta e profonda in fondo alla quale si trova una bella spiaggia  e, dopo Grottacce così chiamata per la presenza di numerose grotte, l'ampia Cala Maluk detta anche Cala Spugna.

Aggirata Punta Maccaferri si è di nuovo nell'ampia insenatura che accoglie il porto e che comprende a sua volta una serie di punte e calette: il promontorio del Cavallo Bianco, Cala Palma, Punta della Sanità e Punta Favolaro.

Nel mese di settembre, a partire dal 2003 si tiene sull'isola un concerto-evento dal nome O' Scià, organizzato da Claudio Baglioni, con numerosi ospiti italiani e stranieri, per sensibilizzare la gente sul problema dell'immigrazione clandestina.